ALLA MIA MAMMA

Son 50 o poco più,da quando non ci sei più.

Quel giorno di neve, un angelo ti portò lassù:
in paradiso di una brava sarta accorreva
perche cucire bene le ali doveva.

Avevo 13 anni non compiuti ancora;
ero piccola, perché giocavo con le bambole ogni ora.

O mammina,
come correvano le tue mani sui vestiti delle signore!!!

Se avevi, poi, premura, non ti risparmiavi
lavorando tante ore.

A volte , al sonno anche le rubavi,
non ti preoccupavi degli occhi stanchi che avevi...

Le tue clienti ti adoravano,
piangevano dietro al feretro mentre andavano.

Per me è stato un trauma: no, non era vero, non eri tu,
ma una bambola che assomigliava a te.

Troppo poco tempo Iddio ti ha lasciato con me
ora solo i ricordi restano ma sono tanti, tutti belli e miei!

Dolce e affettuosa tu eri:
quando di notte, un brutto sogno facevo,
venivo da te e ti dicevo:
"ma’ c’ho paura!"
il tuo abbraccio era la mia ancora di sicurezza, e
dormire con te, era la mia salvezza.

Se qualcosa volevo, parole non servivano;
mi bastava abbracciarla e lei diceva:
"quando il diavolo si struscia, vuole l’anima,
Paola che vuoi?" oppure "che ti serve?"

Comunque, la risposta era quasi sempre si:
e in quel momento, ancor di più l’adoravo.

Se stavo a casa, m’incuriosiva guardarla….

E c’era anche il momento che m’insegnava ad aiutarla.

Ero al settimo cielo!!!

Mentre cuciva, cantava con le sue lavoranti,
o si raccontavano puntate di fotoromanzi…

Quando rideva, le lacrime scendevano sul suo viso,
ora sicuramente lo farà in Paradiso.

Questo suo vezzo ora ce l’ho io e non mi è di impaccio,
perché me la sento vicina quando lo faccio.

Avevo paura di parlarmi di cose "tabù",
non ne ha avuto il tempo, che è volata lassù.

Chissà quante cose mi avrebbe voluto spiegare,
e quanti segreti, raccontare…

Sarebbe stato bello crescere accanto a te,
eri proprio la mamma giusta per me!